28.12.07
4.12.07
L'occhio di Sylvy
Questo è il disegno a matita...
...che poi ho completato, colorando tutto con Adobe Photoshop, per arrivare all'occhio definitivo della copertina
Come avete visto nel post precedente, in copertina la pupilla e parte dell'iride "scompaiono" per far spazio al bianco candido dell'airone ed ad un lieve accenno delle paludi del Maine.
Ho aggiunto, in seguito, alcuni dettagli (capelli, ombre, ecc...) nella fase finale della realizzazione!
...che poi ho completato, colorando tutto con Adobe Photoshop, per arrivare all'occhio definitivo della copertina
Come avete visto nel post precedente, in copertina la pupilla e parte dell'iride "scompaiono" per far spazio al bianco candido dell'airone ed ad un lieve accenno delle paludi del Maine.
Ho aggiunto, in seguito, alcuni dettagli (capelli, ombre, ecc...) nella fase finale della realizzazione!
30.11.07
L' Airone Bianco - copertina-
"Dov’era il nido dell’airone bianco in quel mare di verdi rami? E quella vista meravigliosa e spettacolare sul mondo era forse l’unica ricompensa per aver raggiunto quell’altezza vertiginosa?"
-Sylvia ha nove anni e abita con la nonna in una solitaria fattoria del New England. Curiosa e vivace, la bambina vive in armonia con la natura: ama gli animali e conosce alla perfezione i sentieri e i boschi che circondano la sua casa. Ma una sera d’estate un giovane sconosciuto compare all’improvviso sulla sua strada. E’ un cacciatore e cerca l’airone bianco, un uccello
rarissimo che ha il suo nido nella zona. Riuscirà il cacciatore a convincere la piccola Sylvia a rivelargli il luogo dove vive l’airone?-
CI SIAMO!!!
Dopo un bel mesetto di lavoro estenuante sta per uscire il libro, edito da Galaad Edizioni ed illustrato dal sottoscritto, "L'AIRONE BIANCO" di Sarah Orne Jewett (3 settembre 1849 - 24 giugno 1909), scrittrice americana contemporanea di Henry James e Mark Twain, che nacque a South Berwick, una piccola cittadina sulle coste del Maine dove visse gran parte della sua vita. Pubblicò più di centocinquanta racconti, cinque romanzi e tre libri per bambini. Nel 1896 diede alle stampe “Il paese degli abeti aguzzi”,unanimemente considerato il suo capolavoro.
Consultate il sito www.galaadedizioni.com per ulteriori informazioni ed acquisto on-line!
Nei prossimi giorni pubblicherò l'anteprima delle illustrazioni interne, corredate da schizzi preparatori e layout!
14.11.07
4.11.07
6.10.07
La Bestia Preview
Phoenix Tattoo
27.7.07
20.7.07
L'Idra di Lerna
18.7.07
17.7.07
13.7.07
Vamp
12.7.07
L.R.M.D.F.
11.7.07
Nuckelavee
La più spaventosa delle creature dei mari scozzesi è senza dubbio il Nuckelavee.
E’ un mostruoso cavallo, con un’enorme bocca e un solo occhio di fuoco. Dalla sua groppa spunta un busto umano con braccia lunghe ed una testa sproporzionata che ondeggia da una parte all’altra. La cosa più raccapricciante è la vista della carne priva di pelle: i muscoli, rossi e potenti, fanno pulsare le gialle vene di un sangue nero e denso.
Se venite rincorsi da questo terribile mostro non avrete scampo, a meno che non vi troviate nelle vicinanze di un corso d’acqua; il Nuckelavee ha una particolare avversione per lo scorrere dell’acqua dolce, quindi non vi rimane che attraversare il ruscello...
(tratto da “FATE”)
Conan The Cimmerian
Locandina Robo-Kart
10.7.07
Erinni
Le Furie (Erinni), divinità poste come altre nell’Oltretomba per salvaguardare l’ordine delle cose, furono rappresentate dal poeta Esiodo con funzione di vigilatrici sull’equilibrio materiale e morale dell’universo. Esse colpivano soprattutto le trasgressioni e i delitti commessi all’interno della famiglia.
Diverse sono le ipotesi sulle loro origini: nate dal sangue di Urano colato sulla terra per le ferite infertegli dai Titani istigati da Gea, loro madre e moglie di Urano, poichè egli aveva allontanato gli altri figli, i Ciclopi e i Centimani. Le Erinni legittimavano il loro comportamento spietato con la necessità di vendicare il primo fatto cruento perpetrato nell’ ambito dei legami di sangue. Eschilo le disse figlie della notte e Sofocle della terra e delle tenebre.
A lume di una fiaccola che rendeva ancora più livido il loro aspetto, si lanciavano rapide all’inseguimento del criminale e lo perseguitavano con l’assillo di un rimorso senza fine.
(tratto da “il romanzo della mitologia”)
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